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Appello urgente al Ministro Speranza da incontinenti, stomizzati e laringectomizzati

Mai avremmo pensato di poter vivere questo isolamento forzato per evitare il  contagio da Coronavirus.

Inevitabili le difficoltà ad ottenere sia le prescrizioni che i dispositivi medici monouso (sacche, placche, cateteri) che servono quotidianamente per chi è incontinente, stomizzato o laringectomizzato.

E’ per questo che noi di AIMAR, insieme alle Associazioni FAVO (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia);FINCOPP (Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico);FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap); FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici); AISTOM (Associazione Italiana Stomizzati);ASBI (Associazione Spina Bifida Italia); AILAR (Associazione Italiana Laringectomizzati) e Palinuro (Pazienti Liberi dalle Neoplasie Uroteliali), abbiamo rivolto un appello urgente ai massimi vertici del Ministero della Salute, dal ministro Roberto Speranza al direttore generale Marcella Marletta, fino al direttore del Settore Dispositivi Medici Achille Iachino.

Ecco le nostre richieste:

  1. Chiediamoil rinnovo automatico delle prescrizioni e del Piano Terapeutico in vigore.
  2. La sburocratizzazionedelle nuove pratiche presso gli Uffici Protesi delle ASL, con accettazione diretta delle richieste.
  3. Non potendo uscire di casa, la consegna “diretta” dei dispositivi medici monouso dall’azienda fornitrice al domicilio del paziente.
  4. Che all’arrivo del corriere a casa, per evitare il contagio, non si debba firmare la bolla d’accompagnamento.
  5. Bisogna poter segnalare alle Regioni i corrieri che a dispregio delle norme in vigore sul coronavirus, non attrezzano adeguatamente i propri autisti e collaboratori nel trasporto merci che naturalmente non protetti si rifiutano di fare le consegne.
  6. Che il percorso sopra descrittovalga per tutta la durata della pandemia e non solo per due mesi.
  7. Che arrivino risposte immediate per i cambi dei tutori poiché si rischia la vita non potendoli cambiare a causa dell’accesso che ci è negato ai reparti o ai poliambulatori di urologia. Chi poi, a causa del mancato cambio di tutore, ha la febbre,  potrebbe essere anche scambiato per persona contagiata dal virus!