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3 DICEMBRE 2023: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITA’

3 DICEMBRE 2023: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITA’

Proclamata nel 1992 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità è centrata ogni anno su un tema specifico. Per il 2023 è stato scelto il tema “Uniti nell’azione per salvare e raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per, con e da parte delle persone con disabilità”.

Leggiamo su OMAR, l’agenzia che si occupa da più di dieci anni esclusivamente di malattie rare questi i dati sulla disabilità:

I DATI GENERALI SULLA DISABILITA’ IN ITALIA

Secondo il più recente Rapporto Osservasalute (2022)  le condizioni di salute e psicologiche delle persone con disabilità sono precarie: il 58,1% si dichiara in cattive condizioni di salute, il 6,2% lamenta problemi di depressione. I problemi di salute sono acuiti dalle difficoltà con le quali le persone con disabilità hanno accesso alle cure, come testimonia il fatto che il 15,7% ha rinunciato, nel corso dell’ultimo anno, a prestazioni o cure sanitarie per motivi economici. Inoltre, queste persone sperimentano molto spesso anche il ritardo con cui accedono alle cure, infatti sono il 21,3% delle persone con disabilità che lamentano questo problema.

Le famiglie con disabili si trovano a sostenere frequentemente costi per le cure, sono infatti il 79,2% quelle che affrontano spese mediche, il 91% quelle che acquistano medicinali e il 33,1% che affrontano spese per le cure dentistiche. Tutte queste voci di spesa hanno un’incidenza più elevata per le famiglie con disabili rispetto al resto delle famiglie e molto spesso rappresentano per esse un onere pesante: per una famiglia su due le spese per visite specialistiche e accertamenti diagnostici sono un onere pesante (contro il 29,2% del resto delle famiglie residenti in Italia), il 43% ritiene che siano un onere pesante anche le spese per medicinali (contro il 19,5% a livello medio nazionale), e il 56,7% trova onerose le spese per cure dentistiche (contro il 38,6% osservato a livello nazionale) (fonte: Istat – 2019)

Circa un terzo delle persone con disabilità grave vive da solotra gli ultrasettantacinquenni la quota sale al 42%. Il problema più grave è la perdita di autonomia, infatti l’11,2% degli anziani (1 milione e 400 mila persone) ha gravi difficoltà in almeno un’attività di cura della persona, soprattutto tra gli ultrasettantacinquenni (1 milione e 200 mila): in questa fascia di età un anziano su cinque riporta tali difficoltà.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel mondo il 3% di bambini e ragazzi sotto i 18 anni ha bisogno di riabilitazione, perché disabile. In Italia, su circa 9.000.000 di soggetti di età compresa tra 0 e 18 anni, secondo le proiezioni OMS, sono oltre 270.000 quelli affetti da disabilità che necessitano di riabilitazione.

Secondo quanto indicato dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (Convention on the Rights of Persons with Disabilities, CRPD) i bambini con disabilità “comprendono coloro che presentano menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali che, in interazione con varie barriere, possono ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione alla società su base di uguaglianza”.

Secondo il modello bio-psico-sociale, tra i bambini con disabilità sono compresi anche tutti coloro che hanno subito danni a causa di gravissimi eventi traumatici e stressanti: migrazioni, guerre o deprivazioni ambientali.

IL TESTO DELL’ONU SULLA GIORNATA 2023

Date le molteplici crisi del mondo odierno, il raggiungimento dei 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030 è a rischio. Giunti infatti alla metà del periodo utile per l’attuazione della stessa Agenda 2030, il mondo non sembra sulla buona strada per raggiungere entro il 2030 numerosi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, se è vero che per molti di essi, i progressi si sono arrestati o sono addirittura regrediti al di sotto del livello di riferimento del 2015.
Sfortunatamente, le persone più povere e più vulnerabili del mondo sono spesso le più colpite in tempi di crisi. I risultati preliminari del prossimo Rapporto 2023 delle Nazioni Unite sulla disabilità e lo sviluppo indicano che il mondo è ancora più indietro nel raggiungere diversi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per le persone con disabilità.
I nostri sforzi per salvare quegli Obiettivi, dunque, per, con e da parte delle persone con disabilità, devono essere intensificati e accelerati, dato che le stesse persone con disabilità sono state storicamente emarginate e spesso tra quelle lasciate più indietro.
È fondamentale un cambiamento nell’impegno, nella solidarietà, nel finanziamento e nell’azione, e parte integrante di tutto ciò è l’inclusione delle voci, dei bisogni e delle priorità della comunità globale delle persone con disabilità in tutta la loro diversità.
Appare per altro incoraggiante che, con l’adozione della Dichiarazione Politica del recente Summit sugli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, svoltosi in settembre, i leader mondiali si siano nuovamente impegnati a raggiungere lo sviluppo sostenibile e la prosperità condivisa per tutti, concentrandosi su politiche e azioni rivolte ai più poveri e vulnerabili, comprese le persone con disabilità.
Ciò richiede tuttavia un maggiore impegno da parte degli Stati Membri dell’ONU, del sistema delle Nazioni Unite, della società civile e della comunità globale delle persone con disabilità, attraverso azioni rafforzate e cooperazione internazionale, per rendere appunto una realtà gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile una realtà per, con e da parte delle persone con disabilità.